"la fuga è invece l'unica scelta dignitosa quando non puoi cambiare più nulla, e non vuoi neppure lasciarti coinvolgere, diventare complice" (pino cacucci)
ieri aspettavo un amico (con cui poi sono andata a vedere in un posto splendido una mostra un po' strana) all'ottagono. davanti a prada mi dice. sono passata prima dal dentista a farmi aspirare dalla signorina con la mascherina verde tutta la saliva che avrei potuto rilasciare sulla vetrina.
e infatti la vetrina è rimasta intonsa perché la mia attenzione si è completamente catalizzata su un fenomeno di massa incredibile:
siete tutti dei coglioni.
all'ottagono c'era il banco del comune (ok, era striminzito, ma c'era) per la giornata per la lotta contro l'aids. davano materiale informativo e delle hostess rispondevano a eventuali domande (non troppo specifiche, vi prego) su come informarsi meglio e sulle associazioni che operano per la lotta contro il male del secolo.
il banco era privo di qualsiasi persona interessata.
tutti - e dico tutti - erano davanti a un albero di natale con le lucine attaccate e tutto sbirluscicoso targato swarosky. tutti gli stronzi del mondo lo hanno fotografato. non solo i giapponesi, ma anche gli italiani, i francesi, i russi, i polacchi e gli americani. tutti. con qualsiasi cosa: cellualri, macchine fotografiche digitali, analogiche. qualcuno avrebbe voluto farselo tatuare sulla spalla.
e nessuno, dico nessuno, che abbia neanche guardato il banco della lotta all'aids.
dove, ovviamente, le hostess erano lì. e mentre aspettavano che qualcuno se ne accorgesse, anche loro facevano fotografie all'albero diamantato.